lunedì 15 gennaio 2018

Zordon 33 [S.O.S. Saturno!] - 3 Agosto 1976

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Zordon 33 [S.O.S. Saturno!] - 3 Agosto 1976 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 26,2 MB | 116 pagine

Topolino 3242 - 10 Gennaio 2018

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Topolino 3242 - 10 Gennaio 2018 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 68,6 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 40,5 MB

giovedì 11 gennaio 2018

Alita Collection 1 - Marzo 2001

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Alita Collection 1 - Marzo 2001 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 78,6 MB | 202 pagine

Alita Collection 7 - Marzo 2002

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Alita Collection 7 - Marzo 2002 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 109 MB | 210 pagine

Alita Collection 2 - Maggio 2001

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Alita Collection 2 - Maggio 2001 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 89,1 MB | 217 pagine

Alita Collection 6 - Gennaio 2002

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Alita Collection 6 - Gennaio 2002 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 108 MB | 210 pagine

Alita Collection 3 - Luglio 2001

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Alita Collection 3 - Luglio 2001 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 79,9 MB | 204 pagine

Alita Collection 5 - Novembre 2001

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Alita Collection 5 - Novembre 2001 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 113 MB | 215 pagine

Alita Collection 4 - Settembre 2001

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Alita Collection 4 - Settembre 2001 | ISSN 1591-9463 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Drammatico
Numero volumi : 11
Alita Collection è un manga scritto e disegnato da Yukito Kishiro, serializzato in Giappone dalla Shueisha e in Italia dalla Panini Comics.
La città volante di Salem, gettando i suoi rifiuti, forma sotto di se un'immensa piramide.
Attorno a questa enorme catasta ruotano le vicende della città discarica, popolata da uomini e cyborg ridotti alla disperazione e costretti a sopravvivere con gli scarti di un popolo che, solo per diritto di nascita, gode di condizioni di vita imparagonabilmente migliori.
La storia prende il via quando, proprio in quell'ammasso di rottami, il cyberdottore Ido trova una testa femminile ancora funzionte che decide di ricostruire.
La «ragazza», battezzata Alita dallo stesso medico in quanto priva di memoria, durante lo scontro con un altro cyborg, riesce ad usare istintivamente il panzer kunst: una potentissima arte marziale che solo i cyborg possono usare. Cominciano così le avventure di Alita, l'angelo della battaglia.
Il fumetto ha un'avvio decisamente banale e scontato. Col passare degli episodi (faccio notare che comunque è diviso in saghe ben distinte) il background e le personalità verranno sviluppate. Il cast si arricchirà sia di nuovi ed interessanti protagonisti e le vicende ci porteranno a vedere non solo la città discarica ma tutto il mondo che le sta intorno.
L'autore, al momento di realizzare il seguito, ha deciso di ripudiare la parte finale (un volume ambientato a Salem) per svilupparlo in altro modo pertanto il finale di Alita Collection è diverso rispetto a quello della prima edizione.
(L'ultimo volume della prima edizione è stato tagliato dall'autore per permettere l'agganciamento con il seguito, «Alita Last Order»).

ISSN 1591-9463 | Italiano | CBR 215 dpi | 90,7 MB | 224 pagine

Zordon 35 [I figli del vento] - 31 Agosto 1976

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Zordon 35 [I figli del vento] - 31 Agosto 1976 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 26,4 MB | 116 pagine

Zordon 1 [Missione uomo] - Dicembre 1974

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Zordon 1 [Missione uomo] - Dicembre 1974 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 25,2 MB | 132 pagine

mercoledì 10 gennaio 2018

Zorro Gigante 70 (8-3) - Marzo 1976

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Zorro Gigante 70 (8-3) - Marzo 1976 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Avventura
Numero volumi : 93
Don Diego de la Vega è un giovane aristocratico che rientra nella nativa Monterrey (Los Angeles, California) con il fedele servo muto Bernardo dopo un periodo trascorso in Spagna per studiare legge e completare la sua formazione. Trova, nel 1820, una situazione assai mutata da come l'aveva lasciata, con il tallone di ferro dei militari spagnoli, agli ordini dal capitano Monastairo, in un clima di repressione e sfruttamento del popolo. Ottimo spadaccino e di animo generoso, decide di fingersi debole e smidollato per battersi contro gli oppressori sotto la nuova identità di Zorro («volpe» in spagnolo), indomito cavaliere mascherato. Lo aiuta Bernardo, che si finge anche sordo per raccogliere informazioni utili, mentre anche il padre, Don Aleandro, viene tenuto all'oscuro della doppia identità per non esporlo a rappresaglie. Spesso vittima delle prodezze di Zorro, pur senza esserne il principale obiettivo, è il grasso e pacioccone Sergente García. Completano il quadro sia nobili e popolani che cercano di resistere ai militari, sia belle fanciulle (tra queste Donna Anna Maria) che si mostrano sensibili al fascino dell'eroe mascherato. Zorro utilizza soprattutto la spada e la frusta, con pari abilità, e ama firmarsi con una «Z» ricamata della punta della sua lama.
Daniele Cerretti Editore pubblica in totale 93 numeri tra il 1969 e il 1978, con numerazione non progressiva.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 29 MB | 116 pagine

Zorro Gigante 90 (9/10-12) - Maggio 1978

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Zorro Gigante 90 (9/10-12) - Maggio 1978 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Avventura
Numero volumi : 93
Don Diego de la Vega è un giovane aristocratico che rientra nella nativa Monterrey (Los Angeles, California) con il fedele servo muto Bernardo dopo un periodo trascorso in Spagna per studiare legge e completare la sua formazione. Trova, nel 1820, una situazione assai mutata da come l'aveva lasciata, con il tallone di ferro dei militari spagnoli, agli ordini dal capitano Monastairo, in un clima di repressione e sfruttamento del popolo. Ottimo spadaccino e di animo generoso, decide di fingersi debole e smidollato per battersi contro gli oppressori sotto la nuova identità di Zorro («volpe» in spagnolo), indomito cavaliere mascherato. Lo aiuta Bernardo, che si finge anche sordo per raccogliere informazioni utili, mentre anche il padre, Don Aleandro, viene tenuto all'oscuro della doppia identità per non esporlo a rappresaglie. Spesso vittima delle prodezze di Zorro, pur senza esserne il principale obiettivo, è il grasso e pacioccone Sergente García. Completano il quadro sia nobili e popolani che cercano di resistere ai militari, sia belle fanciulle (tra queste Donna Anna Maria) che si mostrano sensibili al fascino dell'eroe mascherato. Zorro utilizza soprattutto la spada e la frusta, con pari abilità, e ama firmarsi con una «Z» ricamata della punta della sua lama.
Daniele Cerretti Editore pubblica in totale 93 numeri tra il 1969 e il 1978, con numerazione non progressiva.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 24,6 MB | 100 pagine
 

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