martedì 21 gennaio 2020

Le Grandi Storie di Tex 27 [Il passato di Carson] - 30 Giugno 2016

0 commenti

Le Grandi Storie di Tex 27 [Il passato di Carson] - 30 Giugno 2016 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western
Numero volumi : 40
Le Grandi Storie di Tex è una collana di 40 eleganti e corposi volumi cartonati, a colori, sulle cui pagine rivivono gli episodi fondamentali, i capolavori indiscussi della serie. A fare da filo conduttore di ciascun libro troveremo i personaggi più importanti (a partire dallo stesso Tex, sul cui passato si concentra il tomo d'esordio della collana, dal titolo «Tex, la leggenda»), i comprimari, i nemici, gli eventi drammatici, i «filoni» avventurosi che hanno visto protagonista il nostro eroe, al fianco dei tre fedeli pards.
Insomma, questa collana concede l’opportunità di scoprire (o riscoprire) i momenti-chiave che hanno trasformato Tex in una leggenda!
Le Grandi Storie di Tex, settimanale, foliazione variabile (tra le 340 e le 390 pagine), cartonato e a colori, è completato da un nuovo apparato critico, firmato da Luca Raffaelli, che racconta la storia del fumetto del dopoguerra.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 186 MB | 356 pagine

Le Grandi Storie di Tex 28 [Mescaleros!] - 7 Luglio 2016

0 commenti

Le Grandi Storie di Tex 28 [Mescaleros!] - 7 Luglio 2016 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western
Numero volumi : 40
Le Grandi Storie di Tex è una collana di 40 eleganti e corposi volumi cartonati, a colori, sulle cui pagine rivivono gli episodi fondamentali, i capolavori indiscussi della serie. A fare da filo conduttore di ciascun libro troveremo i personaggi più importanti (a partire dallo stesso Tex, sul cui passato si concentra il tomo d'esordio della collana, dal titolo «Tex, la leggenda»), i comprimari, i nemici, gli eventi drammatici, i «filoni» avventurosi che hanno visto protagonista il nostro eroe, al fianco dei tre fedeli pards.
Insomma, questa collana concede l’opportunità di scoprire (o riscoprire) i momenti-chiave che hanno trasformato Tex in una leggenda!
Le Grandi Storie di Tex, settimanale, foliazione variabile (tra le 340 e le 390 pagine), cartonato e a colori, è completato da un nuovo apparato critico, firmato da Luca Raffaelli, che racconta la storia del fumetto del dopoguerra.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 185 MB | 356 pagine

Le Grandi Storie di Tex 30 [La grande invasione] - 21 Luglio 2016

0 commenti

Le Grandi Storie di Tex 30 [La grande invasione] - 21 Luglio 2016 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western
Numero volumi : 40
Le Grandi Storie di Tex è una collana di 40 eleganti e corposi volumi cartonati, a colori, sulle cui pagine rivivono gli episodi fondamentali, i capolavori indiscussi della serie. A fare da filo conduttore di ciascun libro troveremo i personaggi più importanti (a partire dallo stesso Tex, sul cui passato si concentra il tomo d'esordio della collana, dal titolo «Tex, la leggenda»), i comprimari, i nemici, gli eventi drammatici, i «filoni» avventurosi che hanno visto protagonista il nostro eroe, al fianco dei tre fedeli pards.
Insomma, questa collana concede l’opportunità di scoprire (o riscoprire) i momenti-chiave che hanno trasformato Tex in una leggenda!
Le Grandi Storie di Tex, settimanale, foliazione variabile (tra le 340 e le 390 pagine), cartonato e a colori, è completato da un nuovo apparato critico, firmato da Luca Raffaelli, che racconta la storia del fumetto del dopoguerra.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 185 MB | 356 pagine

Le Grandi Storie di Tex 32 ["Cobra"!, parte 1] - 4 Agosto 2016

0 commenti


ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 180 MB | 388 pagine

Le Grandi Storie di Tex 33 ["Cobra"!, parte 2] - 11 Agosto 2016

0 commenti


ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 184 MB | 372 pagine

Le Grandi Storie di Tex 34 ["Cobra"!, parte 3] - 18 Agosto 2016

0 commenti


ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 185 MB | 372 pagine

Le Grandi Storie di Tex 35 ["Cobra"!, parte 4] - 25 Agosto 2016

0 commenti


ISSN N.A. | Italiano
TRUE PDF | 356 pagine | 114 MB
DjVu 600 dpi | 356 pagine | 58,5 MB
CBR 215 dpi | 356 pagine | 159 MB

Le Grandi Storie di Tex 40 [I demoni del Nord] - 29 Settembre 2016

0 commenti

Le Grandi Storie di Tex 40 [I demoni del Nord] - 29 Settembre 2016 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western
Numero volumi : 40
Le Grandi Storie di Tex è una collana di 40 eleganti e corposi volumi cartonati, a colori, sulle cui pagine rivivono gli episodi fondamentali, i capolavori indiscussi della serie. A fare da filo conduttore di ciascun libro troveremo i personaggi più importanti (a partire dallo stesso Tex, sul cui passato si concentra il tomo d'esordio della collana, dal titolo «Tex, la leggenda»), i comprimari, i nemici, gli eventi drammatici, i «filoni» avventurosi che hanno visto protagonista il nostro eroe, al fianco dei tre fedeli pards.
Insomma, questa collana concede l’opportunità di scoprire (o riscoprire) i momenti-chiave che hanno trasformato Tex in una leggenda!
Le Grandi Storie di Tex, settimanale, foliazione variabile (tra le 340 e le 390 pagine), cartonato e a colori, è completato da un nuovo apparato critico, firmato da Luca Raffaelli, che racconta la storia del fumetto del dopoguerra.

ISSN N.A. | Italiano
TRUE PDF | 356 pagine | 124 MB
DjVu 600 dpi | 356 pagine | 63,1 MB
CBR 215 dpi | 356 pagine | 174 MB

lunedì 25 novembre 2019

Topolino 1165 - 26 Marzo 1978

0 commenti

Topolino 1165 - 26 Marzo 1978 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 31,6 MB | 156 pagine

Topolino 1156 - 22 Gennaio 1978

0 commenti

Topolino 1156 - 22 Gennaio 1978 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 30,6 MB | 156 pagine

Topolino 1164 - 19 Marzo 1978

0 commenti

Topolino 1164 - 19 Marzo 1978 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 32,9 MB | 164 pagine

Topolino 1157 - 29 Gennaio 1978

0 commenti

Topolino 1157 - 29 Gennaio 1978 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 31,6 MB | 156 pagine
 

La Merceria | Copyright 2014-2015 All Rights Reserved | Utilizzo del Sito