venerdì 31 agosto 2018

Topolino 303 - 17 Settembre 1961

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Topolino 303 - 17 Settembre 1961 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 25,4 MB | 132 pagine

Topolino 296 - 30 Luglio 1961

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Topolino 296 - 30 Luglio 1961 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 24,6 MB | 134 pagine

Topolino 302 - 10 Settembre 1961

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Topolino 302 - 10 Settembre 1961 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 29,4 MB | 132 pagine

Tutto Disney 37 [I Paleopaperi] - Maggio 2006

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Tutto Disney 37 [I Paleopaperi] - Maggio 2006 | ISSN 1125-5390 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : 81
Tutto Disney è una collana numerata sotto la quale escono pubblicazioni di varia natura, formato, foliazione e prezzo.

ISSN 1125-5390 | Italiano | CBR 215 dpi | 84 MB | 388 pagine

Speciale Disney 26 [Ciao, Pippo!] - Maggio 2002

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Speciale Disney 26 [Ciao, Pippo!] - Maggio 2002 | ISSN 1123-8844 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : 79
Speciale Disney è una collana contenitore che presenta una seie di one-shot con compilation di vecchie storie, inedite novelization o numeri speciali tutti dedicati all'Universo Disney.

ISSN 1123-8844 | Italiano | CBR 215 dpi | 62,1 MB | 292 pagine

Speciale Disney 63 [Il Grande Splash..] - Novembre 2013

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Speciale Disney 63 [Il Grande Splash..] - Novembre 2013 | ISSN 1123-8844 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : 79
Speciale Disney è una collana contenitore che presenta una seie di one-shot con compilation di vecchie storie, inedite novelization o numeri speciali tutti dedicati all'Universo Disney.

ISSN 1123-8844 | Italiano | CBR 215 dpi | 86,3 MB | 388 pagine

Speciale Disney 38 [PaperZorro] - Novembre 2005

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Speciale Disney 38 [PaperZorro] - Novembre 2005 | ISSN 1123-8844 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : 79
Speciale Disney è una collana contenitore che presenta una seie di one-shot con compilation di vecchie storie, inedite novelization o numeri speciali tutti dedicati all'Universo Disney.

ISSN 1123-8844 | Italiano | CBR 215 dpi | 78,8 MB | 388 pagine

Manga 2000 14 - Red Eyes 1 - Settembre 2001

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Manga 2000 14 - Red Eyes 1 - Settembre 2001 | ISSN 1129-4620 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Shounen | Mecha | Azione
Collana edita dalla Planet Manga che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Blade!, Eden. Zero One, Maken X, Red Eyes e molte altre. 

Numero volumi : IN CORSO
Red Eyes è un manga scritto e disegnato da Jun Shindo, serializzato in Giappone dalla Kodansha e in Italia dalla Panini Comics.
Red Eyes è ambientato in un ipotetico presente dove la Repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof si stanno dando battaglia sfoggiando tutti gli armamenti a loro disposizione. Il protagonista principale è Grant Mills, comandante dei «Jackal», un corpo speciale dotato di S.A.A. (Special Assault Armor, esoscheletri armati pesantemente), al servizio dell'esercito di Regium. «Genocide», così viene chiamato Grant Mills sul campo di battaglia, viene tradito dai suoi stessi compagni nello scontro decisivo che porta così Dragnof alla vittoria della guerra. Successivamente Mills viene ingiustamente accusato di tradimento e condannato a morte. Il giorno dell'esecuzione riesce a fuggire e a reintegrasi in quel che resta del suo esercito per cominciare una violenta e spietata caccia al responsabile dell'accaduto.
Da qui in poi scopriremo i vari complotti che hanno minato il regno di Regium, oltre al passato dei vari membri della squadra dei «Jackal» e del suo comandante che continua ad incutere terrore negli animi di chiunque gli si ponga di fronte.

ISSN 1129-4620 | Italiano | CBR 215 dpi | 45,1 MB | 237 pagine

Manga 2000 36 - Red Eyes 5 - Settembre 2003

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Manga 2000 36 - Red Eyes 5 - Settembre 2003 | ISSN 1129-4620 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Shounen | Mecha | Azione
Collana edita dalla Planet Manga che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Blade!, Eden. Zero One, Maken X, Red Eyes e molte altre. 

Numero volumi : IN CORSO
Red Eyes è un manga scritto e disegnato da Jun Shindo, serializzato in Giappone dalla Kodansha e in Italia dalla Panini Comics.
Red Eyes è ambientato in un ipotetico presente dove la Repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof si stanno dando battaglia sfoggiando tutti gli armamenti a loro disposizione. Il protagonista principale è Grant Mills, comandante dei «Jackal», un corpo speciale dotato di S.A.A. (Special Assault Armor, esoscheletri armati pesantemente), al servizio dell'esercito di Regium. «Genocide», così viene chiamato Grant Mills sul campo di battaglia, viene tradito dai suoi stessi compagni nello scontro decisivo che porta così Dragnof alla vittoria della guerra. Successivamente Mills viene ingiustamente accusato di tradimento e condannato a morte. Il giorno dell'esecuzione riesce a fuggire e a reintegrasi in quel che resta del suo esercito per cominciare una violenta e spietata caccia al responsabile dell'accaduto.
Da qui in poi scopriremo i vari complotti che hanno minato il regno di Regium, oltre al passato dei vari membri della squadra dei «Jackal» e del suo comandante che continua ad incutere terrore negli animi di chiunque gli si ponga di fronte.

ISSN 1129-4620 | Italiano | CBR 215 dpi | 44,7 MB | 229 pagine

Manga 2000 17 - Red Eyes 2 - Dicembre 2001

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Manga 2000 17 - Red Eyes 2 - Dicembre 2001 | ISSN 1129-4620 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Shounen | Mecha | Azione
Collana edita dalla Planet Manga che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Blade!, Eden. Zero One, Maken X, Red Eyes e molte altre. 

Numero volumi : IN CORSO
Red Eyes è un manga scritto e disegnato da Jun Shindo, serializzato in Giappone dalla Kodansha e in Italia dalla Panini Comics.
Red Eyes è ambientato in un ipotetico presente dove la Repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof si stanno dando battaglia sfoggiando tutti gli armamenti a loro disposizione. Il protagonista principale è Grant Mills, comandante dei «Jackal», un corpo speciale dotato di S.A.A. (Special Assault Armor, esoscheletri armati pesantemente), al servizio dell'esercito di Regium. «Genocide», così viene chiamato Grant Mills sul campo di battaglia, viene tradito dai suoi stessi compagni nello scontro decisivo che porta così Dragnof alla vittoria della guerra. Successivamente Mills viene ingiustamente accusato di tradimento e condannato a morte. Il giorno dell'esecuzione riesce a fuggire e a reintegrasi in quel che resta del suo esercito per cominciare una violenta e spietata caccia al responsabile dell'accaduto.
Da qui in poi scopriremo i vari complotti che hanno minato il regno di Regium, oltre al passato dei vari membri della squadra dei «Jackal» e del suo comandante che continua ad incutere terrore negli animi di chiunque gli si ponga di fronte.

ISSN 1129-4620 | Italiano | CBR 215 dpi | 35,6 MB | 213 pagine

Manga 2000 25 - Red Eyes 4 - Settembre 2002

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Manga 2000 25 - Red Eyes 4 - Settembre 2002 | ISSN 1129-4620 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Shounen | Mecha | Azione
Collana edita dalla Planet Manga che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Blade!, Eden. Zero One, Maken X, Red Eyes e molte altre. 

Numero volumi : IN CORSO
Red Eyes è un manga scritto e disegnato da Jun Shindo, serializzato in Giappone dalla Kodansha e in Italia dalla Panini Comics.
Red Eyes è ambientato in un ipotetico presente dove la Repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof si stanno dando battaglia sfoggiando tutti gli armamenti a loro disposizione. Il protagonista principale è Grant Mills, comandante dei «Jackal», un corpo speciale dotato di S.A.A. (Special Assault Armor, esoscheletri armati pesantemente), al servizio dell'esercito di Regium. «Genocide», così viene chiamato Grant Mills sul campo di battaglia, viene tradito dai suoi stessi compagni nello scontro decisivo che porta così Dragnof alla vittoria della guerra. Successivamente Mills viene ingiustamente accusato di tradimento e condannato a morte. Il giorno dell'esecuzione riesce a fuggire e a reintegrasi in quel che resta del suo esercito per cominciare una violenta e spietata caccia al responsabile dell'accaduto.
Da qui in poi scopriremo i vari complotti che hanno minato il regno di Regium, oltre al passato dei vari membri della squadra dei «Jackal» e del suo comandante che continua ad incutere terrore negli animi di chiunque gli si ponga di fronte.

ISSN 1129-4620 | Italiano | CBR 215 dpi | 40,6 MB | 216 pagine

Manga 2000 19 - Red Eyes 3 - Marzo 2002

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Manga 2000 19 - Red Eyes 3 - Marzo 2002 | ISSN 1129-4620 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Shounen | Mecha | Azione
Collana edita dalla Planet Manga che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Blade!, Eden. Zero One, Maken X, Red Eyes e molte altre. 

Numero volumi : IN CORSO
Red Eyes è un manga scritto e disegnato da Jun Shindo, serializzato in Giappone dalla Kodansha e in Italia dalla Panini Comics.
Red Eyes è ambientato in un ipotetico presente dove la Repubblica di Regium e la Federazione di Dragnof si stanno dando battaglia sfoggiando tutti gli armamenti a loro disposizione. Il protagonista principale è Grant Mills, comandante dei «Jackal», un corpo speciale dotato di S.A.A. (Special Assault Armor, esoscheletri armati pesantemente), al servizio dell'esercito di Regium. «Genocide», così viene chiamato Grant Mills sul campo di battaglia, viene tradito dai suoi stessi compagni nello scontro decisivo che porta così Dragnof alla vittoria della guerra. Successivamente Mills viene ingiustamente accusato di tradimento e condannato a morte. Il giorno dell'esecuzione riesce a fuggire e a reintegrasi in quel che resta del suo esercito per cominciare una violenta e spietata caccia al responsabile dell'accaduto.
Da qui in poi scopriremo i vari complotti che hanno minato il regno di Regium, oltre al passato dei vari membri della squadra dei «Jackal» e del suo comandante che continua ad incutere terrore negli animi di chiunque gli si ponga di fronte.

ISSN 1129-4620 | Italiano | CBR 215 dpi | 37,3 MB | 215 pagine

Topolino 309 - 29 Ottobre 1961

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Topolino 309 - 29 Ottobre 1961 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 27 MB | 134 pagine

Topolino 305 - 1 Ottobre 1961

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Topolino 305 - 1 Ottobre 1961 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 28,4 MB | 136 pagine
 

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