lunedì 25 giugno 2018

20th Century Boys 18 - 10 Novembre 2005

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20th Century Boys 18 - 10 Novembre 2005 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Drammatico | Fantascienza
Numero volumi : 22
20th Century Boys è un seinen manga di Naoki Urasawa per la Shogakukan, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Planet Manga.
Nel 1968 un gruppo di bambini come gli altri, mentre a poco a poco scopriva la vita, giocava a costruirsi una base segreta ed a salvare il mondo.
Nel 1997 Kenji, quello che tra quei bambini sembrava il più energico, sognatore e determinato, a 35 anni si ritrova disilluso e rassegnato a gestire con la madre un piccolo emporio e ad accudire la figlia che sua sorella, ora scomparsa, ha avuto con un uomo sconosciuto.
Proprio lui però, alla strana morte di uno dei suoi amici di infanzia ed alla scomparsa di un famoso scienziato suo cliente, si ritrova ad indagare sull’attività di una strana setta che, guidata da un fantomatico «amico», sta usando come simbolo di riconoscimento proprio quel simbolo che i ragazzi usavano da piccoli. Ma il peggio, e Kenji non lo sa, deve ancora venire.
Agli inizi del 21esimo secolo un gruppo di persone viene acclamata dall’ONU come «coloro che hanno salvato il mondo». In un tempo indeterminato qualcosa di mostruoso ritorna per sconvolgere ancora la vita dei giapponesi.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che ha salvato il mondo!

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 41,4 MB | 213 pagine

20th Century Boys 22 - 28 Giugno 2007

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20th Century Boys 22 - 28 Giugno 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Drammatico | Fantascienza
Numero volumi : 22
20th Century Boys è un seinen manga di Naoki Urasawa per la Shogakukan, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Planet Manga.
Nel 1968 un gruppo di bambini come gli altri, mentre a poco a poco scopriva la vita, giocava a costruirsi una base segreta ed a salvare il mondo.
Nel 1997 Kenji, quello che tra quei bambini sembrava il più energico, sognatore e determinato, a 35 anni si ritrova disilluso e rassegnato a gestire con la madre un piccolo emporio e ad accudire la figlia che sua sorella, ora scomparsa, ha avuto con un uomo sconosciuto.
Proprio lui però, alla strana morte di uno dei suoi amici di infanzia ed alla scomparsa di un famoso scienziato suo cliente, si ritrova ad indagare sull’attività di una strana setta che, guidata da un fantomatico «amico», sta usando come simbolo di riconoscimento proprio quel simbolo che i ragazzi usavano da piccoli. Ma il peggio, e Kenji non lo sa, deve ancora venire.
Agli inizi del 21esimo secolo un gruppo di persone viene acclamata dall’ONU come «coloro che hanno salvato il mondo». In un tempo indeterminato qualcosa di mostruoso ritorna per sconvolgere ancora la vita dei giapponesi.
Questa è la storia di un gruppo di ragazzi che ha salvato il mondo!

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 73 MB | 256 pagine

Zordon 43 [Globi di fuoco] - 4 Gennaio 1977

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Zordon 43 [Globi di fuoco] - 4 Gennaio 1977 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 23,6 MB | 116 pagine

Zordon 51 [L'isola del pianto] - 26 Aprile 1977

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Zordon 51 [L'isola del pianto] - 26 Aprile 1977 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 26 MB | 116 pagine

Zordon 46 [Orbita perpetua] - 15 Febbraio 1977

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Zordon 46 [Orbita perpetua] - 15 Febbraio 1977 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 26,4 MB | 116 pagine

Zordon 50 [I cavalieri dell'ignoto] - 12 Aprile 1977

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Zordon 50 [I cavalieri dell'ignoto] - 12 Aprile 1977 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 25,1 MB | 116 pagine

Zordon 49 [Punto zero] - 29 Marzo 1977

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Zordon 49 [Punto zero] - 29 Marzo 1977 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Erotico | Fantascienza
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI
Numero volumi : 51
Si tratta di una collana di fantascienza un po' particolare, in quanto essendo la trama basata sui viaggi temporali, il genere delle storie varia a seconda delle epoche, dal western agli antichi greci, dalla preistoria ai vichinghi ecc, naturalmente con i soliti e piacevoli intermezzi sexy. La storia inizia nella Luisiana del 1800, dove alcuni extraterrestri con a capo il «pensante» Zordon arrivano da Saturno per studiare il pianeta Terra e si insediano negli abissi del golfo del Messico.
Zordon, nel corso delle prime avventure, si impadronisce del cervello di Jane Marlowe, praticamente la protagonista della serie, realizza la macchina del tempo secondo gli insegnamenti del prof. Morrison e col corpo della ragazza inizia i viaggi nel tempo, vivendo storie di vario genere, dal passato al futuro con continui colpi di scena e notevoli cambiamenti nel filo conduttore della lunga saga.
Si tratta pertanto di una delle migliori serie di genere fantastico di quel periodo, con una trama originale e ben congegnata, i testi sono di Ennio Missaglia e Carmelo Gozzo. I disegni,molto curati, sono in gran parte di Bruno Marraffa, mentre la fascia dal 43 al 49 sono dello Studio Origa.
IL VOLUME CONTIENE MATERIALE V.M.18 - NON PRELEVARE SE MINORENNI

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 23,6 MB | 116 pagine

Almanacco Topolino 61 - Gennaio 1962

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Almanacco Topolino 61 - Gennaio 1962 | ISSN 1123-878X | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
L'Almanacco Topolino iniziò ad essere pubblicato nel 1957 come continuazione degli Albi d'Oro, una rivista che proponeva, alternativamente, storie tratte dall'universo Disney e storie non-Disney.
Nei primi anni trenta, con il nome di Albi d'Oro, la testata Almanacco Topolino venne utilizzata per pubblicare albi speciali, stagionali o annuali come nella moda statunitense. Dall'ottobre del 1956 la testata ha affiancato e poi sostituito la serie degli Albi d'Oro, divenuto semplicemente una piccola dicitura in un quadratino in alto a sinistra.
Sull'Almanacco Topolino venivano preferibilmente pubblicati fumetti stranieri, principalmente a causa del suo formato più ampio che consentiva di pubblicare le storie tipicamente a quattro strisce dell'estero senza rimontarle o ridurle in dimensioni. Alcuni anni più tardi, nel gennaio del 1970, venne adottata una nuova numerazione, partendo dal 157, ovvero contando i numeri usciti dal gennaio 1957 in poi, che diventa così il primo numero ufficiale della serie. Fino al dicembre 1981, la rivista aveva la caratteristica di essere stampata alternando due pagine a colori e due in bianco e nero: dal mese seguente divenne invece interamente a colori.
Dal gennaio 1985 la rivista ha assunto un formato ridotto e ha cambiato il suo nome in Mega Almanacco e successivamente in Mega 2000 e in Mega 3000 (dal 2000). Nel corso degli anni novanta ha iniziato a presentare al pubblico anche storie danesi e brasiliane, oltre a quelle statunitensi e olandesi.
L'Almanacco Topolino è stato ripreso nel corso dell'aprile 1999 come trimestrale: presentava le ristampe delle più illustri storie mai pubblicate sulla prima serie. Si è conclusa con il numero 13 del marzo 2002.
Buona parte delle storie classiche apparse sulla prima serie della rivista sono ristampate sulla testata Le Imperdibili, che si avvale delle copertine di Marco Rota. Anche questa serie ha chiuso i battenti, con il numero 33 del settembre 2007.
La rivista ha avuto questi titoli:
- Albi d'Oro: inizia come settimanale, presentando anche storie non-Disney, quindi diventa mensile con storie solo Disney fino al dicembre 1956;
- Almanacco Topolino: dal gennaio 1957 fino al dicembre 1984;
- Mega Almanacco: partito con il numero 337, nel gennaio 1985;
- Mega 2000: partito dal numero 424, nell'aprile del 1992;
- Mega 3000: partito dal numero 521, nel maggio 2000;
- Mega: partito con il numero 596 ad agosto 2006, e terminato con il numero 613 a gennaio 2008.
Tutte queste serie sono da considerarsi un'unica collana in virtù della numerazione continua.

ISSN 1123-878X | Italiano | CBR 215 dpi | 26,5 MB | 68 pagine

Almanacco Topolino 65 - Maggio 1962

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Almanacco Topolino 65 - Maggio 1962 | ISSN 1123-878X | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
L'Almanacco Topolino iniziò ad essere pubblicato nel 1957 come continuazione degli Albi d'Oro, una rivista che proponeva, alternativamente, storie tratte dall'universo Disney e storie non-Disney.
Nei primi anni trenta, con il nome di Albi d'Oro, la testata Almanacco Topolino venne utilizzata per pubblicare albi speciali, stagionali o annuali come nella moda statunitense. Dall'ottobre del 1956 la testata ha affiancato e poi sostituito la serie degli Albi d'Oro, divenuto semplicemente una piccola dicitura in un quadratino in alto a sinistra.
Sull'Almanacco Topolino venivano preferibilmente pubblicati fumetti stranieri, principalmente a causa del suo formato più ampio che consentiva di pubblicare le storie tipicamente a quattro strisce dell'estero senza rimontarle o ridurle in dimensioni. Alcuni anni più tardi, nel gennaio del 1970, venne adottata una nuova numerazione, partendo dal 157, ovvero contando i numeri usciti dal gennaio 1957 in poi, che diventa così il primo numero ufficiale della serie. Fino al dicembre 1981, la rivista aveva la caratteristica di essere stampata alternando due pagine a colori e due in bianco e nero: dal mese seguente divenne invece interamente a colori.
Dal gennaio 1985 la rivista ha assunto un formato ridotto e ha cambiato il suo nome in Mega Almanacco e successivamente in Mega 2000 e in Mega 3000 (dal 2000). Nel corso degli anni novanta ha iniziato a presentare al pubblico anche storie danesi e brasiliane, oltre a quelle statunitensi e olandesi.
L'Almanacco Topolino è stato ripreso nel corso dell'aprile 1999 come trimestrale: presentava le ristampe delle più illustri storie mai pubblicate sulla prima serie. Si è conclusa con il numero 13 del marzo 2002.
Buona parte delle storie classiche apparse sulla prima serie della rivista sono ristampate sulla testata Le Imperdibili, che si avvale delle copertine di Marco Rota. Anche questa serie ha chiuso i battenti, con il numero 33 del settembre 2007.
La rivista ha avuto questi titoli:
- Albi d'Oro: inizia come settimanale, presentando anche storie non-Disney, quindi diventa mensile con storie solo Disney fino al dicembre 1956;
- Almanacco Topolino: dal gennaio 1957 fino al dicembre 1984;
- Mega Almanacco: partito con il numero 337, nel gennaio 1985;
- Mega 2000: partito dal numero 424, nell'aprile del 1992;
- Mega 3000: partito dal numero 521, nel maggio 2000;
- Mega: partito con il numero 596 ad agosto 2006, e terminato con il numero 613 a gennaio 2008.
Tutte queste serie sono da considerarsi un'unica collana in virtù della numerazione continua.

ISSN 1123-878X | Italiano | CBR 215 dpi | 26,9 MB | 68 pagine

Almanacco Topolino 62 - Febbraio 1962

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Almanacco Topolino 62 - Febbraio 1962 | ISSN 1123-878X | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
L'Almanacco Topolino iniziò ad essere pubblicato nel 1957 come continuazione degli Albi d'Oro, una rivista che proponeva, alternativamente, storie tratte dall'universo Disney e storie non-Disney.
Nei primi anni trenta, con il nome di Albi d'Oro, la testata Almanacco Topolino venne utilizzata per pubblicare albi speciali, stagionali o annuali come nella moda statunitense. Dall'ottobre del 1956 la testata ha affiancato e poi sostituito la serie degli Albi d'Oro, divenuto semplicemente una piccola dicitura in un quadratino in alto a sinistra.
Sull'Almanacco Topolino venivano preferibilmente pubblicati fumetti stranieri, principalmente a causa del suo formato più ampio che consentiva di pubblicare le storie tipicamente a quattro strisce dell'estero senza rimontarle o ridurle in dimensioni. Alcuni anni più tardi, nel gennaio del 1970, venne adottata una nuova numerazione, partendo dal 157, ovvero contando i numeri usciti dal gennaio 1957 in poi, che diventa così il primo numero ufficiale della serie. Fino al dicembre 1981, la rivista aveva la caratteristica di essere stampata alternando due pagine a colori e due in bianco e nero: dal mese seguente divenne invece interamente a colori.
Dal gennaio 1985 la rivista ha assunto un formato ridotto e ha cambiato il suo nome in Mega Almanacco e successivamente in Mega 2000 e in Mega 3000 (dal 2000). Nel corso degli anni novanta ha iniziato a presentare al pubblico anche storie danesi e brasiliane, oltre a quelle statunitensi e olandesi.
L'Almanacco Topolino è stato ripreso nel corso dell'aprile 1999 come trimestrale: presentava le ristampe delle più illustri storie mai pubblicate sulla prima serie. Si è conclusa con il numero 13 del marzo 2002.
Buona parte delle storie classiche apparse sulla prima serie della rivista sono ristampate sulla testata Le Imperdibili, che si avvale delle copertine di Marco Rota. Anche questa serie ha chiuso i battenti, con il numero 33 del settembre 2007.
La rivista ha avuto questi titoli:
- Albi d'Oro: inizia come settimanale, presentando anche storie non-Disney, quindi diventa mensile con storie solo Disney fino al dicembre 1956;
- Almanacco Topolino: dal gennaio 1957 fino al dicembre 1984;
- Mega Almanacco: partito con il numero 337, nel gennaio 1985;
- Mega 2000: partito dal numero 424, nell'aprile del 1992;
- Mega 3000: partito dal numero 521, nel maggio 2000;
- Mega: partito con il numero 596 ad agosto 2006, e terminato con il numero 613 a gennaio 2008.
Tutte queste serie sono da considerarsi un'unica collana in virtù della numerazione continua.

ISSN 1123-878X | Italiano | CBR 215 dpi | 28,8 MB | 68 pagine

Almanacco Topolino 63 - Marzo 1962

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Almanacco Topolino 63 - Marzo 1962 | ISSN 1123-878X | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Disney
L'Almanacco Topolino iniziò ad essere pubblicato nel 1957 come continuazione degli Albi d'Oro, una rivista che proponeva, alternativamente, storie tratte dall'universo Disney e storie non-Disney.
Nei primi anni trenta, con il nome di Albi d'Oro, la testata Almanacco Topolino venne utilizzata per pubblicare albi speciali, stagionali o annuali come nella moda statunitense. Dall'ottobre del 1956 la testata ha affiancato e poi sostituito la serie degli Albi d'Oro, divenuto semplicemente una piccola dicitura in un quadratino in alto a sinistra.
Sull'Almanacco Topolino venivano preferibilmente pubblicati fumetti stranieri, principalmente a causa del suo formato più ampio che consentiva di pubblicare le storie tipicamente a quattro strisce dell'estero senza rimontarle o ridurle in dimensioni. Alcuni anni più tardi, nel gennaio del 1970, venne adottata una nuova numerazione, partendo dal 157, ovvero contando i numeri usciti dal gennaio 1957 in poi, che diventa così il primo numero ufficiale della serie. Fino al dicembre 1981, la rivista aveva la caratteristica di essere stampata alternando due pagine a colori e due in bianco e nero: dal mese seguente divenne invece interamente a colori.
Dal gennaio 1985 la rivista ha assunto un formato ridotto e ha cambiato il suo nome in Mega Almanacco e successivamente in Mega 2000 e in Mega 3000 (dal 2000). Nel corso degli anni novanta ha iniziato a presentare al pubblico anche storie danesi e brasiliane, oltre a quelle statunitensi e olandesi.
L'Almanacco Topolino è stato ripreso nel corso dell'aprile 1999 come trimestrale: presentava le ristampe delle più illustri storie mai pubblicate sulla prima serie. Si è conclusa con il numero 13 del marzo 2002.
Buona parte delle storie classiche apparse sulla prima serie della rivista sono ristampate sulla testata Le Imperdibili, che si avvale delle copertine di Marco Rota. Anche questa serie ha chiuso i battenti, con il numero 33 del settembre 2007.
La rivista ha avuto questi titoli:
- Albi d'Oro: inizia come settimanale, presentando anche storie non-Disney, quindi diventa mensile con storie solo Disney fino al dicembre 1956;
- Almanacco Topolino: dal gennaio 1957 fino al dicembre 1984;
- Mega Almanacco: partito con il numero 337, nel gennaio 1985;
- Mega 2000: partito dal numero 424, nell'aprile del 1992;
- Mega 3000: partito dal numero 521, nel maggio 2000;
- Mega: partito con il numero 596 ad agosto 2006, e terminato con il numero 613 a gennaio 2008.
Tutte queste serie sono da considerarsi un'unica collana in virtù della numerazione continua.

ISSN 1123-878X | Italiano | CBR 215 dpi | 27,4 MB | 68 pagine
 

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