lunedì 23 maggio 2016

Manga Pop Special 1 - Deadman 1 - Novembre & Dicembre 1999

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Manga Pop Special 1 - Deadman 1 - Novembre & Dicembre 1999 | ISSN 1128-9511 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Seinen | Thriller | Scolastico
Collana edita dalla Dynamic Italia che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Deadman...

ISSN 1128-9511 | Italiano | CBR 215 dpi | 30,1 MB | 228 pagine

Manga Pop Special 2 - Deadman 2 - Maggio & Giugno 2001

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Manga Pop Special 2 - Deadman 2 - Maggio & Giugno 2001 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Thriller | Scolastico | Fumetti | Manga
Deadman è un manga di Tatsuya Egawa, pubblicato in Giappone da Shueisha nel 1998 ed edito in Italia da Dynamic Italia, collana Manga Pop Special.
Deadman è ambientato in una scuola superiore in Giappone, nel 1977. Uno studente dall'aria tenebrosa e dai lunghi capelli neri calamita l'attenzione di compagni e professori col suo atteggiamento misterioso: il ragazzo sembra attrarre magneticamente le donne ed allo stesso tempo spaventare a morte gli uomini. Il suo nome è Ryuichi Kurosawa, viene dall'Inghilterra ed il suo passatempo preferito è osservare gli esseri umani, perché è in realtà un vampiro semi-immortale. La bella studentessa Morishima si innamora subito di lui e cerca di scoprire cosa nasconde la sua apparenza così aristocratica e sprezzante, ma si troverà coinvolta in una mistica e spaventosa situazione.

ISSN 1128-9511 | Italiano | CBR 215 dpi | 27,1 MB | 217 pagine

Manga Pop Special 3 - Deadman 3 - Aprile & Maggio 2002

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Manga Pop Special 3 - Deadman 3 - Aprile & Maggio 2002 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Thriller | Scolastico | Fumetti | Manga
Deadman è un manga di Tatsuya Egawa, pubblicato in Giappone da Shueisha nel 1998 ed edito in Italia da Dynamic Italia, collana Manga Pop Special.
Deadman è ambientato in una scuola superiore in Giappone, nel 1977. Uno studente dall'aria tenebrosa e dai lunghi capelli neri calamita l'attenzione di compagni e professori col suo atteggiamento misterioso: il ragazzo sembra attrarre magneticamente le donne ed allo stesso tempo spaventare a morte gli uomini. Il suo nome è Ryuichi Kurosawa, viene dall'Inghilterra ed il suo passatempo preferito è osservare gli esseri umani, perché è in realtà un vampiro semi-immortale. La bella studentessa Morishima si innamora subito di lui e cerca di scoprire cosa nasconde la sua apparenza così aristocratica e sprezzante, ma si troverà coinvolta in una mistica e spaventosa situazione.

ISSN 1128-9511 | Italiano | CBR 215 dpi | 31,5 MB | 219 pagine

Manga Pop Special 4 - Deadman 4 - Agosto & Settembre 2002

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Manga Pop Special 4 - Deadman 4 - Agosto & Settembre 2002 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Thriller | Scolastico | Fumetti | Manga
Deadman è un manga di Tatsuya Egawa, pubblicato in Giappone da Shueisha nel 1998 ed edito in Italia da Dynamic Italia, collana Manga Pop Special.
Deadman è ambientato in una scuola superiore in Giappone, nel 1977. Uno studente dall'aria tenebrosa e dai lunghi capelli neri calamita l'attenzione di compagni e professori col suo atteggiamento misterioso: il ragazzo sembra attrarre magneticamente le donne ed allo stesso tempo spaventare a morte gli uomini. Il suo nome è Ryuichi Kurosawa, viene dall'Inghilterra ed il suo passatempo preferito è osservare gli esseri umani, perché è in realtà un vampiro semi-immortale. La bella studentessa Morishima si innamora subito di lui e cerca di scoprire cosa nasconde la sua apparenza così aristocratica e sprezzante, ma si troverà coinvolta in una mistica e spaventosa situazione.

ISSN 1128-9511 | Italiano | CBR 215 dpi | 31,2 MB | 220 pagine

Manga Pop Special 5 - Deadman 5 - Aprile & Maggio 2003

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Manga Pop Special 5 - Deadman 5 - Aprile & Maggio 2003 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Thriller | Scolastico | Fumetti | Manga
Deadman è un manga di Tatsuya Egawa, pubblicato in Giappone da Shueisha nel 1998 ed edito in Italia da Dynamic Italia, collana Manga Pop Special.
Deadman è ambientato in una scuola superiore in Giappone, nel 1977. Uno studente dall'aria tenebrosa e dai lunghi capelli neri calamita l'attenzione di compagni e professori col suo atteggiamento misterioso: il ragazzo sembra attrarre magneticamente le donne ed allo stesso tempo spaventare a morte gli uomini. Il suo nome è Ryuichi Kurosawa, viene dall'Inghilterra ed il suo passatempo preferito è osservare gli esseri umani, perché è in realtà un vampiro semi-immortale. La bella studentessa Morishima si innamora subito di lui e cerca di scoprire cosa nasconde la sua apparenza così aristocratica e sprezzante, ma si troverà coinvolta in una mistica e spaventosa situazione.

ISSN 1128-9511 | Italiano | CBR 215 dpi | 29,7 MB | 224 pagine

Manga Pop Special 6 - Deadman 6 - Settembre & Ottobre 2003

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Manga Pop Special 6 - Deadman 6 - Settembre & Ottobre 2003 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Thriller | Scolastico | Fumetti | Manga
Deadman è un manga di Tatsuya Egawa, pubblicato in Giappone da Shueisha nel 1998 ed edito in Italia da Dynamic Italia, collana Manga Pop Special.
Deadman è ambientato in una scuola superiore in Giappone, nel 1977. Uno studente dall'aria tenebrosa e dai lunghi capelli neri calamita l'attenzione di compagni e professori col suo atteggiamento misterioso: il ragazzo sembra attrarre magneticamente le donne ed allo stesso tempo spaventare a morte gli uomini. Il suo nome è Ryuichi Kurosawa, viene dall'Inghilterra ed il suo passatempo preferito è osservare gli esseri umani, perché è in realtà un vampiro semi-immortale. La bella studentessa Morishima si innamora subito di lui e cerca di scoprire cosa nasconde la sua apparenza così aristocratica e sprezzante, ma si troverà coinvolta in una mistica e spaventosa situazione.

ISSN 1128-9511 | Italiano | CBR 215 dpi | 35,7 MB | 225 pagine

Mazinger Angels 1 - Aprile 2007

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Mazinger Angels 1 - Aprile 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Ecchi | Fantascienza | Mecha
Mazinger Angels è un manga di Go Nagai e Akihiko Niina incentrato sulle vicende delle quattro protagoniste femminili della serie di Mazinga (Sayaka Yumi e Jun Hono da Mazinga Z e il Grande Mazinga, Venusia e Maria Fleed da UFO Robot Goldrake).
Nella storia, non in continuity con la saga principale ma una rielaborazione con gli stessi personaggi, le quattro ragazze combattono i loro nemici (dei mostri meccanici) guidando dei robot giganti; il titolo e il tono della serie sono ispirati alla serie televisiva degli anni settanta e ottanta Charlie's Angels.
In Italia il manga è pubblicato da d/visual.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 38,4 MB | 218 pagine

Mazinger Angels 2 - Gennaio 2008

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Mazinger Angels 2 - Gennaio 2008 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Ecchi | Fantascienza | Mecha
Mazinger Angels è un manga di Go Nagai e Akihiko Niina incentrato sulle vicende delle quattro protagoniste femminili della serie di Mazinga (Sayaka Yumi e Jun Hono da Mazinga Z e il Grande Mazinga, Venusia e Maria Fleed da UFO Robot Goldrake).
Nella storia, non in continuity con la saga principale ma una rielaborazione con gli stessi personaggi, le quattro ragazze combattono i loro nemici (dei mostri meccanici) guidando dei robot giganti; il titolo e il tono della serie sono ispirati alla serie televisiva degli anni settanta e ottanta Charlie's Angels.
In Italia il manga è pubblicato da d/visual.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 41,7 MB | 235 pagine

Mazinger Angels 3 - Aprile 2008

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Mazinger Angels 3 - Aprile 2008 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Ecchi | Fantascienza | Mecha
Mazinger Angels è un manga di Go Nagai e Akihiko Niina incentrato sulle vicende delle quattro protagoniste femminili della serie di Mazinga (Sayaka Yumi e Jun Hono da Mazinga Z e il Grande Mazinga, Venusia e Maria Fleed da UFO Robot Goldrake).
Nella storia, non in continuity con la saga principale ma una rielaborazione con gli stessi personaggi, le quattro ragazze combattono i loro nemici (dei mostri meccanici) guidando dei robot giganti; il titolo e il tono della serie sono ispirati alla serie televisiva degli anni settanta e ottanta Charlie's Angels.
In Italia il manga è pubblicato da d/visual.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 39,3 MB | 223 pagine

Mazinger Angels 4 - Giugno 2008

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Mazinger Angels 4 - Giugno 2008 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Ecchi | Fantascienza | Mecha
Mazinger Angels è un manga di Go Nagai e Akihiko Niina incentrato sulle vicende delle quattro protagoniste femminili della serie di Mazinga (Sayaka Yumi e Jun Hono da Mazinga Z e il Grande Mazinga, Venusia e Maria Fleed da UFO Robot Goldrake).
Nella storia, non in continuity con la saga principale ma una rielaborazione con gli stessi personaggi, le quattro ragazze combattono i loro nemici (dei mostri meccanici) guidando dei robot giganti; il titolo e il tono della serie sono ispirati alla serie televisiva degli anni settanta e ottanta Charlie's Angels.
In Italia il manga è pubblicato da d/visual.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 46,7 MB | 257 pagine

Topolino 3155 - 17 Maggio 2016

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Topolino 3155 - 17 Maggio 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 34,8 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 44,7 MB

Topolino 3156 - 24 Maggio 2016

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Topolino 3156 - 24 Maggio 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 33,2 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 42,1 MB

martedì 10 maggio 2016

Topolino 3152 - 26 Aprile 2016

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Topolino 3152 - 26 Aprile 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 38,6 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 42,2 MB

Topolino 3153 - 3 Maggio 2016

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Topolino 3153 - 3 Maggio 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 38,2 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 43,4 MB
 

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