martedì 6 settembre 2016

Corto Maltese. Rivista mensile di fumetti viaggi avventure 90 - Marzo 1991

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Corto Maltese. Rivista mensile di fumetti viaggi avventure 90 - Marzo 1991 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Avventura | Viaggi
Corto Maltese è stata una rivista contenitore di fumetti («Rivista mensile di fumetti viaggi avventure» recitava l'occhiello al titolo), pubblicata in Italia per una decina d'anni (dall'ottobre 1983 al luglio 1993).
Nata nel 1983, ha affiancato altre due prestigiose riviste di fumetti pubblicate in quel periodo da Milano Libri e cioè alteralter e linus, quest'ultima presente ancora oggi sul mercato. La rivista era edita da Milano Libri Edizioni, direttore responsabile: Fulvia Serra. La veste grafica di Corto Maltese fu curata da Salvatore Gregorerietti (lo stesso Gregorietti che aveva curato l'immagine di linus nel 1965).
Nell'arco della sua non troppo lunga esistenza, questa rivista contenitore ha pubblicato i migliori autori e fumetti del panorama internazionale di quegli anni. Sul primo numero già figuravano i nomi di Hugo Pratt, Andrea Pazienza, Guido Crepax, Milo Manara per citarne alcuni.
Il formato di grandi dimensioni consentiva di riprodurre nel migliore dei modi le tavole. La pubblicazione delle storie avveniva per lo più in puntate suddivise su più numeri ma erano presenti anche storie autoconclusive. 
Periodicamente venivano pubblicati degli inserti (tra i migliori possiamo citare V for Vendetta e Watchman) e raramente anche degli albi allegati (tra i migliori possiamo ricordare Batman - The Killinng Joke e la prima parte di Black Orchid).

ISSN N.A. | Italiano
PDF HQ | 100 pagine | 18,3 MB
CBR 215 dpi | 100 pagine | 20,4 MB

Eater 1 - Ottobre 2009

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Eater 1 - Ottobre 2009 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Splatter | Soprannaturale
Eater è un manga seinen giapponese creato da Masatoshi Usune e pubblicato in Giappone dalla Enterbrain.
In Italia la serie è stata pubblicata da GP Manga.
La missione del Columbia rimarrà nella storia per tante ragioni, ma una è sconosciuta alla maggior parte dell’umanità. Una brutale entità proveniente dallo spazio esterno approfitta dello Space Shuttle per raggiungere il nostro mondo e usarne gli abitanti come incubatrici viventi per generare nuovi membri della propria specie, veri e propri abominii genetici, da impiegare in una guerra senza fine. E la razza umana non ha alcun mezzo per contrastare – o anche solo comprentere – la mostruosa e cieca violenza di questa orripilante invasione dall’interno.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 59,2 MB | 225 pagine

Echo/Zeon 1 - 25 Agosto 2012

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Echo/Zeon 1 - 25 Agosto 2012 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Scolastico | Commedia
Echo/Zeon è un manga seinen giapponese creato da Koshi Rikudou e pubblicato in Giappone dalla Kadokawa.
In Italia la serie è stata pubblicata da Panini.
Takao è un imponente karateka.
Kanze, dallo sguardo trasognato, è un’avvenente studentessa.
Yukari è una ragazza che nutre una grande passione per i contanti.
Stanno sempre insieme, benché Yukari manipoli gli altri due usandoli per guadagnare soldi!
Abbiamo poi la prosperosa professoressa Minami, che adesca i tre amici nella sua villa al mare per «un corso di recupero»!
Una vita scolastica indubbiamente avventurosa, ma dietro a tanto divertimento si celano segreti importanti e, forse, pericolosi.
È il 1999, un anno che i nostri protagonisti non dimenticheranno facilmente!

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 53,5 MB | 217 pagine

Echo/Zeon 2 - 17 Novembre 2012

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Echo/Zeon 2 - 17 Novembre 2012 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Scolastico | Commedia
Echo/Zeon è un manga seinen giapponese creato da Koshi Rikudou e pubblicato in Giappone dalla Kadokawa.
In Italia la serie è stata pubblicata da Panini.
Takao è un imponente karateka.
Kanze, dallo sguardo trasognato, è un’avvenente studentessa.
Yukari è una ragazza che nutre una grande passione per i contanti.
Stanno sempre insieme, benché Yukari manipoli gli altri due usandoli per guadagnare soldi!
Abbiamo poi la prosperosa professoressa Minami, che adesca i tre amici nella sua villa al mare per «un corso di recupero»!
Una vita scolastica indubbiamente avventurosa, ma dietro a tanto divertimento si celano segreti importanti e, forse, pericolosi.
È il 1999, un anno che i nostri protagonisti non dimenticheranno facilmente!

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 52,3 MB | 207 pagine

Eppur...la città si muove! 1 - Maggio 2012

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Eppur...la città si muove! 1 - Maggio 2012 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Commedia
Eppur...la città si muove! è un manga seinen giapponese edito in Giappone da Shonen Gahosha, scritto e disegnato da Masakazu Ishiguro. È stato pubblicato a partire dal 30 marzo 2005 e attualmente i suoi capitoli sono raccolti in 12 volumi.
Dal manga è stato tratto anche una serie TV anime di 12 episodi prodotta dallo studio Shaft e trasmessa dal 7 ottobre al 23 dicembre 2010.
In Italia il manga è pubblicato da GP Publishing a cadenza bimestrale dal 23 giugno 2012; la pubblicazione si è interrotta dopo l'uscita del terzo volume, il 20 ottobre 2012, a seguito della fusione con Edizioni BD.
Hotori è una studentessa che lavora part-time in un maid café. Appassionata di misteri, grazie alla presenza di personaggi fuori dal comune, non perde occasione per vivere vicende surreali.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 48,3 MB | 207 pagine

Eppur...la città si muove! 2 - Luglio 2012

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Eppur...la città si muove! 2 - Luglio 2012 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Seinen | Commedia
Eppur...la città si muove! è un manga seinen giapponese edito in Giappone da Shonen Gahosha, scritto e disegnato da Masakazu Ishiguro. È stato pubblicato a partire dal 30 marzo 2005 e attualmente i suoi capitoli sono raccolti in 12 volumi.
Dal manga è stato tratto anche una serie TV anime di 12 episodi prodotta dallo studio Shaft e trasmessa dal 7 ottobre al 23 dicembre 2010.
In Italia il manga è pubblicato da GP Publishing a cadenza bimestrale dal 23 giugno 2012; la pubblicazione si è interrotta dopo l'uscita del terzo volume, il 20 ottobre 2012, a seguito della fusione con Edizioni BD.
Hotori è una studentessa che lavora part-time in un maid café. Appassionata di misteri, grazie alla presenza di personaggi fuori dal comune, non perde occasione per vivere vicende surreali.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 48,6 MB | 212 pagine

Topolino 3169 - 23 Agosto 2016

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Topolino 3169 - 23 Agosto 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 38,4 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 44 MB

Topolino 3170 - 30 Agosto 2016

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Topolino 3170 - 30 Agosto 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 36,9 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 42,2 MB

giovedì 4 agosto 2016

Manga Storie 1 - Dark Angel 1 - Agosto 1995

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Manga Storie 1 - Dark Angel 1 - Agosto 1995 | ISSN 1124-2167 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Seinen | Avventura | Fantasy
Collana edita dalla Panini Comics di periodicità e formato variabile che ha ospitato diverse serie, tra cui: Monster, Nadesico, Dark Angel e molte altre.

ISSN 1124-2167 | Italiano | CBR 215 dpi | 47,2 MB | 114 pagine

Manga Storie 2 - Dark Angel 2 - Novembre 1995

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Manga Storie 2 - Dark Angel 2 - Novembre 1995 | ISSN 1124-2167 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Manga | Fumetti | Manga | Seinen | Avventura | Fantasy
Collana edita dalla Panini Comics di periodicità e formato variabile che ha ospitato diverse serie, tra cui: Monster, Nadesico, Dark Angel e molte altre.

ISSN 1124-2167 | Italiano | CBR 215 dpi | 45,1 MB | 113 pagine

mercoledì 3 agosto 2016

Topolino 3164 - 19 Luglio 2016

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Topolino 3164 - 19 Luglio 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 39,4 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 43,3 MB

Topolino 3165 - 26 Luglio 2016

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Topolino 3165 - 26 Luglio 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 38,9 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 44,5 MB

Topolino 3166 - 2 Agosto 2016

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Topolino 3166 - 2 Agosto 2016 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
TRUE PDF | 164 pagine | 39,6 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 43,9 MB
 

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