giovedì 17 gennaio 2019

Topolino 334 - 22 Aprile 1962

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Topolino 334 - 22 Aprile 1962 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 23,9 MB | 136 pagine

Topolino 739 - 25 Gennaio 1970

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Topolino 739 - 25 Gennaio 1970 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 28,9 MB | 164 pagine

Topolino 742 - 15 Febbraio 1970

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Topolino 742 - 15 Febbraio 1970 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 30,3 MB | 164 pagine

Topolino 744 - 1 Marzo 1970

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Topolino 744 - 1 Marzo 1970 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 27,3 MB | 164 pagine

Topolino 325 - 18 Febbraio 1962

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Topolino 325 - 18 Febbraio 1962 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 27,3 MB | 134 pagine

mercoledì 16 gennaio 2019

Fullmetal Alchemist (Scanlation) 7 - 18 Gennaio 2007

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Fullmetal Alchemist (Scanlation) 7 - 18 Gennaio 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Azione | Fantasy
Numero volumi : 27
Fullmetal Alchemist è un shounen manga di Hiromu Arakawa per la Shounen Gangan, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Planet Manga.
La storia segue i giovani alchimisti Edward e Alphonse Elric, due fratelli in viaggio per la nazione di Amestris alla ricerca della leggendaria pietra filosofale con lo scopo di riottenere i loro corpi originari persi in una trasmutazione umana finita male. Durante il loro viaggio scopriranno un piano orchestrato da sette esseri chiamati «homunculus» che potrebbe distruggere il Paese se non fermati in tempo.
ATTENZIONE: La data riportata nel titolo è quella della pubblicazione italiana (Panini Comics).

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 22,4 MB | 182 pagine

Fullmetal Alchemist (Scanlation) 10 - 14 Aprile 2007

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Fullmetal Alchemist (Scanlation) 10 - 14 Aprile 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Azione | Fantasy
Numero volumi : 27
Fullmetal Alchemist è un shounen manga di Hiromu Arakawa per la Shounen Gangan, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Planet Manga.
La storia segue i giovani alchimisti Edward e Alphonse Elric, due fratelli in viaggio per la nazione di Amestris alla ricerca della leggendaria pietra filosofale con lo scopo di riottenere i loro corpi originari persi in una trasmutazione umana finita male. Durante il loro viaggio scopriranno un piano orchestrato da sette esseri chiamati «homunculus» che potrebbe distruggere il Paese se non fermati in tempo.
ATTENZIONE: La data riportata nel titolo è quella della pubblicazione italiana (Panini Comics).

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 25,1 MB | 171 pagine

KM Presenta 6 - Genshiken - Otaku Club 6 - Giugno 2007

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KM Presenta 6 - Genshiken - Otaku Club 6 - Giugno 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Seinen | Manga | Seinen | Scolastico
Collana edita dalla Star Comics che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Genshiken - Otaku Club e molte altre. 

Genshiken - Otaku Club è un shounen manga scritto da Kio Shimoku per la Kodansha, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Star Comics.
Sapete cosa accade tra i fogli di carta e l'odore di china ma vi siete mai chiesti come sia il mondo dall'altra parte di un fumetto (ma non solo)?
Nel mondo strano ma per certi versi fin troppo normale degli appassionati, tanto appassionati da diventare maniaci o per dirla alla giapponese «Otaku».
Attraverso i vari episodi di una commedia dissacrante e assolutamente senza peli sulla lingua ecco le avventure di un club di appassionati di tutto quel che ruota attorno al fumetto e ai suoi vari derivati degli ultimi decenni (animazione, videogiochi, modellismo, cosplay....).
Un club di «adulti» dato che le vicende si svolgono nello sfondo di una delle università di Tokyo ma non mancheranno numerose apparizioni della più grande fiera del fumetto al Tokyo Big Site.
E come può conciliarsi un modo di pensare del tutto Otaku con i desideri e le necessità di una «esterna» al gruppo che agli Otaku non ha mai e poi mai pensato di avvicinarsi o di averci qualcosa a che fare?
Per non parlare dei vari personaggi che mano a mano verranno introdotti ognuno con le proprie immancabili idiosincrasie.
Uno dei migliori manga degli ultimi anni, dove comicità, ironia, usi, costumi e tanta passione più o meno nascosta sono mixati sapientemente descrivendo, anche se in maniera ovviamente esagerata, quel che molti appassionati nascondono dentro di se.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 32 MB | 179 pagine

KM Presenta 9 - Genshiken - Otaku Club 9 - Settembre 2007

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KM Presenta 9 - Genshiken - Otaku Club 9 - Settembre 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Seinen | Manga | Seinen | Scolastico
Collana edita dalla Star Comics che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Genshiken - Otaku Club e molte altre. 

Genshiken - Otaku Club è un shounen manga scritto da Kio Shimoku per la Kodansha, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Star Comics.
Sapete cosa accade tra i fogli di carta e l'odore di china ma vi siete mai chiesti come sia il mondo dall'altra parte di un fumetto (ma non solo)?
Nel mondo strano ma per certi versi fin troppo normale degli appassionati, tanto appassionati da diventare maniaci o per dirla alla giapponese «Otaku».
Attraverso i vari episodi di una commedia dissacrante e assolutamente senza peli sulla lingua ecco le avventure di un club di appassionati di tutto quel che ruota attorno al fumetto e ai suoi vari derivati degli ultimi decenni (animazione, videogiochi, modellismo, cosplay....).
Un club di «adulti» dato che le vicende si svolgono nello sfondo di una delle università di Tokyo ma non mancheranno numerose apparizioni della più grande fiera del fumetto al Tokyo Big Site.
E come può conciliarsi un modo di pensare del tutto Otaku con i desideri e le necessità di una «esterna» al gruppo che agli Otaku non ha mai e poi mai pensato di avvicinarsi o di averci qualcosa a che fare?
Per non parlare dei vari personaggi che mano a mano verranno introdotti ognuno con le proprie immancabili idiosincrasie.
Uno dei migliori manga degli ultimi anni, dove comicità, ironia, usi, costumi e tanta passione più o meno nascosta sono mixati sapientemente descrivendo, anche se in maniera ovviamente esagerata, quel che molti appassionati nascondono dentro di se.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 24,3 MB | 200 pagine

KM Presenta 7 - Genshiken - Otaku Club 7 - Luglio 2007

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KM Presenta 7 - Genshiken - Otaku Club 7 - Luglio 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Seinen | Manga | Seinen | Scolastico
Collana edita dalla Star Comics che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Genshiken - Otaku Club e molte altre. 

Genshiken - Otaku Club è un shounen manga scritto da Kio Shimoku per la Kodansha, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Star Comics.
Sapete cosa accade tra i fogli di carta e l'odore di china ma vi siete mai chiesti come sia il mondo dall'altra parte di un fumetto (ma non solo)?
Nel mondo strano ma per certi versi fin troppo normale degli appassionati, tanto appassionati da diventare maniaci o per dirla alla giapponese «Otaku».
Attraverso i vari episodi di una commedia dissacrante e assolutamente senza peli sulla lingua ecco le avventure di un club di appassionati di tutto quel che ruota attorno al fumetto e ai suoi vari derivati degli ultimi decenni (animazione, videogiochi, modellismo, cosplay....).
Un club di «adulti» dato che le vicende si svolgono nello sfondo di una delle università di Tokyo ma non mancheranno numerose apparizioni della più grande fiera del fumetto al Tokyo Big Site.
E come può conciliarsi un modo di pensare del tutto Otaku con i desideri e le necessità di una «esterna» al gruppo che agli Otaku non ha mai e poi mai pensato di avvicinarsi o di averci qualcosa a che fare?
Per non parlare dei vari personaggi che mano a mano verranno introdotti ognuno con le proprie immancabili idiosincrasie.
Uno dei migliori manga degli ultimi anni, dove comicità, ironia, usi, costumi e tanta passione più o meno nascosta sono mixati sapientemente descrivendo, anche se in maniera ovviamente esagerata, quel che molti appassionati nascondono dentro di se.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 36,6 MB | 212 pagine

KM Presenta 8 - Genshiken - Otaku Club 8 - Agosto 2007

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KM Presenta 8 - Genshiken - Otaku Club 8 - Agosto 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Seinen | Manga | Seinen | Scolastico
Collana edita dalla Star Comics che ospita serie manga di gran successo, tra cui: Genshiken - Otaku Club e molte altre. 

Genshiken - Otaku Club è un shounen manga scritto da Kio Shimoku per la Kodansha, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Star Comics.
Sapete cosa accade tra i fogli di carta e l'odore di china ma vi siete mai chiesti come sia il mondo dall'altra parte di un fumetto (ma non solo)?
Nel mondo strano ma per certi versi fin troppo normale degli appassionati, tanto appassionati da diventare maniaci o per dirla alla giapponese «Otaku».
Attraverso i vari episodi di una commedia dissacrante e assolutamente senza peli sulla lingua ecco le avventure di un club di appassionati di tutto quel che ruota attorno al fumetto e ai suoi vari derivati degli ultimi decenni (animazione, videogiochi, modellismo, cosplay....).
Un club di «adulti» dato che le vicende si svolgono nello sfondo di una delle università di Tokyo ma non mancheranno numerose apparizioni della più grande fiera del fumetto al Tokyo Big Site.
E come può conciliarsi un modo di pensare del tutto Otaku con i desideri e le necessità di una «esterna» al gruppo che agli Otaku non ha mai e poi mai pensato di avvicinarsi o di averci qualcosa a che fare?
Per non parlare dei vari personaggi che mano a mano verranno introdotti ognuno con le proprie immancabili idiosincrasie.
Uno dei migliori manga degli ultimi anni, dove comicità, ironia, usi, costumi e tanta passione più o meno nascosta sono mixati sapientemente descrivendo, anche se in maniera ovviamente esagerata, quel che molti appassionati nascondono dentro di se.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 35,5 MB | 201 pagine

venerdì 11 gennaio 2019

Fullmetal Alchemist (Scanlation) 8 - 15 Febbraio 2007

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Fullmetal Alchemist (Scanlation) 8 - 15 Febbraio 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Azione | Fantasy
Numero volumi : 27
Fullmetal Alchemist è un shounen manga di Hiromu Arakawa per la Shounen Gangan, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Planet Manga.
La storia segue i giovani alchimisti Edward e Alphonse Elric, due fratelli in viaggio per la nazione di Amestris alla ricerca della leggendaria pietra filosofale con lo scopo di riottenere i loro corpi originari persi in una trasmutazione umana finita male. Durante il loro viaggio scopriranno un piano orchestrato da sette esseri chiamati «homunculus» che potrebbe distruggere il Paese se non fermati in tempo.
ATTENZIONE: La data riportata nel titolo è quella della pubblicazione italiana (Panini Comics).

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 22,8 MB | 157 pagine

Fullmetal Alchemist (Scanlation) 9 - 15 Marzo 2007

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Fullmetal Alchemist (Scanlation) 9 - 15 Marzo 2007 | CBR 215 dpi | Mensile | Manga | Shounen | Azione | Fantasy
Numero volumi : 27
Fullmetal Alchemist è un shounen manga di Hiromu Arakawa per la Shounen Gangan, mentre in Italia la pubblicazione è stata a cura della Planet Manga.
La storia segue i giovani alchimisti Edward e Alphonse Elric, due fratelli in viaggio per la nazione di Amestris alla ricerca della leggendaria pietra filosofale con lo scopo di riottenere i loro corpi originari persi in una trasmutazione umana finita male. Durante il loro viaggio scopriranno un piano orchestrato da sette esseri chiamati «homunculus» che potrebbe distruggere il Paese se non fermati in tempo.
ATTENZIONE: La data riportata nel titolo è quella della pubblicazione italiana (Panini Comics).

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 20,5 MB | 164 pagine
 

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