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lunedì 2 settembre 2019

X-Men 2099 3 [Viva Las Vegas!] - Agosto 1994

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X-Men 2099 3 [Viva Las Vegas!] - Agosto 1994 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Marvel | Supereroi Numero volumi : 18 Seconda collana italiana a presentare materiale del mondo Marvel del 2099. Ospita tre i serial: X-Men 2099 (di John Francis Moore e Ron Lim), DESTINO 2099 (di John Francis Moore e Pat Broderick) e 2099 UNLIMITED, con storie a rotazione di Hulk 2099, Kid Current, R. Gang, Lachryma 2099 e Metalscream 2099. Con la chiusura della collana X-Men 2099 e DESTINO 2099 hanno continuato la pubblicazione sulle pagine di 2099 A.D., mentre HULK 2099 ha trovato spazio sulle pagine di 2099 SPECIAL. Il numero 1 di X-Men 2099 è uscito anche in una edizione limitata jumbo gold, con un inserto speciale ricco di schizzi preparatori e retroscena.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 42,8 MB | 76 pagine

X-Men 2099 16 [Strano stordimento] - Settembre 1995

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X-Men 2099 16 [Strano stordimento] - Settembre 1995 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Marvel | Supereroi Numero volumi : 18 Seconda collana italiana a presentare materiale del mondo Marvel del 2099. Ospita tre i serial: X-Men 2099 (di John Francis Moore e Ron Lim), DESTINO 2099 (di John Francis Moore e Pat Broderick) e 2099 UNLIMITED, con storie a rotazione di Hulk 2099, Kid Current, R. Gang, Lachryma 2099 e Metalscream 2099. Con la chiusura della collana X-Men 2099 e DESTINO 2099 hanno continuato la pubblicazione sulle pagine di 2099 A.D., mentre HULK 2099 ha trovato spazio sulle pagine di 2099 SPECIAL. Il numero 1 di X-Men 2099 è uscito anche in una edizione limitata jumbo gold, con un inserto speciale ricco di schizzi preparatori e retroscena.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 44 MB | 76 pagine

X-Men 2099 4 [La stanza oscura] - Settembre 1994

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X-Men 2099 4 [La stanza oscura] - Settembre 1994 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Marvel | Supereroi Numero volumi : 18 Seconda collana italiana a presentare materiale del mondo Marvel del 2099. Ospita tre i serial: X-Men 2099 (di John Francis Moore e Ron Lim), DESTINO 2099 (di John Francis Moore e Pat Broderick) e 2099 UNLIMITED, con storie a rotazione di Hulk 2099, Kid Current, R. Gang, Lachryma 2099 e Metalscream 2099. Con la chiusura della collana X-Men 2099 e DESTINO 2099 hanno continuato la pubblicazione sulle pagine di 2099 A.D., mentre HULK 2099 ha trovato spazio sulle pagine di 2099 SPECIAL. Il numero 1 di X-Men 2099 è uscito anche in una edizione limitata jumbo gold, con un inserto speciale ricco di schizzi preparatori e retroscena.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 43,7 MB | 76 pagine

X-Men 2099 15 [Halloween Jack] - Agosto 1995

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X-Men 2099 15 [Halloween Jack] - Agosto 1995 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Marvel | Supereroi Numero volumi : 18 Seconda collana italiana a presentare materiale del mondo Marvel del 2099. Ospita tre i serial: X-Men 2099 (di John Francis Moore e Ron Lim), DESTINO 2099 (di John Francis Moore e Pat Broderick) e 2099 UNLIMITED, con storie a rotazione di Hulk 2099, Kid Current, R. Gang, Lachryma 2099 e Metalscream 2099. Con la chiusura della collana X-Men 2099 e DESTINO 2099 hanno continuato la pubblicazione sulle pagine di 2099 A.D., mentre HULK 2099 ha trovato spazio sulle pagine di 2099 SPECIAL. Il numero 1 di X-Men 2099 è uscito anche in una edizione limitata jumbo gold, con un inserto speciale ricco di schizzi preparatori e retroscena.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 49,2 MB | 76 pagine

Topolino 2969 - 23 Ottobre 2012

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Topolino 2969 - 23 Ottobre 2012 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney Numero volumi : IN CORSO Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini. Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro. Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero. Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate. Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 36,4 MB | 164 pagine

Topolino 3322 - 24 Luglio 2019

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Topolino 3322 - 24 Luglio 2019 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney Numero volumi : IN CORSO Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini. Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro. Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero. Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate. Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
PDF HQ | 164 pagine | 17 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 40,4 MB

Topolino 2968 - 16 Ottobre 2012

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Topolino 2968 - 16 Ottobre 2012 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney Numero volumi : IN CORSO Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini. Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro. Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero. Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate. Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 32,9 MB | 164 pagine

Topolino 3323 - 31 Luglio 2019

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Topolino 3323 - 31 Luglio 2019 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti Classici | Universo Disney Numero volumi : IN CORSO Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini. Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro. Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero. Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate. Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano
PDF HQ | 164 pagine | 17,5 MB
CBR 215 dpi | 164 pagine | 41,9 MB

Tex Classic 35 [Il segno della pantera] - 22 Giugno 2018

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Tex Classic 35 [Il segno della pantera] - 22 Giugno 2018 | ISSN 2532-1161 | CBR 215 dpi | Quindicinale | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western Numero volumi : IN CORSO Tex Classic è una collana edita dalla Bonelli che ogni quattordici giorni ripropone– in edicola e in fumetteria – la nascita di un mito, offrendo la possibilità di leggere o rileggere tutte le avventure del Ranger creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in volumi di 64 pagine a colori, presentate in un’elegante veste «vintage», racchiusa da copertine che recuperano persino alcune rare illustrazioni firmate Galep.

ISSN 2532-1161 | Italiano | CBR 215 dpi | 19,6 MB | 68 pagine

Tex Classic 36 [La corona dai sette smeraldi] - 6 Luglio 2018

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Tex Classic 36 [La corona dai sette smeraldi] - 6 Luglio 2018 | ISSN 2532-1161 | CBR 215 dpi | Quindicinale | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western Numero volumi : IN CORSO Tex Classic è una collana edita dalla Bonelli che ogni quattordici giorni ripropone– in edicola e in fumetteria – la nascita di un mito, offrendo la possibilità di leggere o rileggere tutte le avventure del Ranger creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in volumi di 64 pagine a colori, presentate in un’elegante veste «vintage», racchiusa da copertine che recuperano persino alcune rare illustrazioni firmate Galep.

ISSN 2532-1161 | Italiano | CBR 215 dpi | 19,5 MB | 68 pagine

Tex Classic 29 [Il battesimo del fuoco di Kit Willer] - 30 Marzo 2018

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Tex Classic 29 [Il battesimo del fuoco di Kit Willer] - 30 Marzo 2018 | ISSN 2532-1161 | CBR 215 dpi | Quindicinale | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western Numero volumi : IN CORSO Tex Classic è una collana edita dalla Bonelli che ogni quattordici giorni ripropone– in edicola e in fumetteria – la nascita di un mito, offrendo la possibilità di leggere o rileggere tutte le avventure del Ranger creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in volumi di 64 pagine a colori, presentate in un’elegante veste «vintage», racchiusa da copertine che recuperano persino alcune rare illustrazioni firmate Galep.

ISSN 2532-1161 | Italiano | CBR 215 dpi | 20,8 MB | 68 pagine

Tex Classic 37 [Il tempio sulla mesa] - 20 Luglio 2018

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Tex Classic 37 [Il tempio sulla mesa] - 20 Luglio 2018 | ISSN 2532-1161 | CBR 215 dpi | Quindicinale | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western Numero volumi : IN CORSO Tex Classic è una collana edita dalla Bonelli che ogni quattordici giorni ripropone– in edicola e in fumetteria – la nascita di un mito, offrendo la possibilità di leggere o rileggere tutte le avventure del Ranger creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in volumi di 64 pagine a colori, presentate in un’elegante veste «vintage», racchiusa da copertine che recuperano persino alcune rare illustrazioni firmate Galep.

ISSN 2532-1161 | Italiano | CBR 215 dpi | 19,6 MB | 68 pagine

Tex Classic 28 [Ala di morte] - 16 Marzo 2018

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Tex Classic 28 [Ala di morte] - 16 Marzo 2018 | ISSN 2532-1161 | CBR 215 dpi | Quindicinale | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western Numero volumi : IN CORSO Tex Classic è una collana edita dalla Bonelli che ogni quattordici giorni ripropone– in edicola e in fumetteria – la nascita di un mito, offrendo la possibilità di leggere o rileggere tutte le avventure del Ranger creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in volumi di 64 pagine a colori, presentate in un’elegante veste «vintage», racchiusa da copertine che recuperano persino alcune rare illustrazioni firmate Galep.

ISSN 2532-1161 | Italiano | CBR 215 dpi | 19,5 MB | 68 pagine

Tex Classic 38 [Avventura nell'Utah] - 3 Agosto 2018

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Tex Classic 38 [Avventura nell'Utah] - 3 Agosto 2018 | ISSN 2532-1161 | CBR 215 dpi | Quindicinale | Fumetti Classici | Universo Bonelli | Western Numero volumi : IN CORSO Tex Classic è una collana edita dalla Bonelli che ogni quattordici giorni ripropone– in edicola e in fumetteria – la nascita di un mito, offrendo la possibilità di leggere o rileggere tutte le avventure del Ranger creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, in volumi di 64 pagine a colori, presentate in un’elegante veste «vintage», racchiusa da copertine che recuperano persino alcune rare illustrazioni firmate Galep.

ISSN 2532-1161 | Italiano | CBR 215 dpi | 19,3 MB | 68 pagine
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