lunedì 23 maggio 2016

Cutie Honey '21 4 - 21 Febbraio 2005



Cutie Honey '21 4 - 21 Febbraio 2005 | CBR 215 dpi | Bimestrale | Fumetti | Manga | Seinen | Azione | Combattimenti
Cutie Honey '21 è un manga di Go Nagai, sequel dei manga Cutie Honey del 1973 e Cutie Honey del 1992, entrambe realizzate sempre da Nagai. In Italia il manga è stato pubblicato dalla d/visual.
Siamo nel 2005. La polizia, già impossibilitata a svolgere al meglio il proprio lavoro, chiede l’aiuto, per i casi più complessi ed importanti, a valenti investigatori privati.
Tra questi troviamo la bella e procace Saiko Hayami che, con l’aiuto del suo assistente Hisashi Hanyu, sarà coinvolta in strani casi concernenti apparizioni di esseri mostruosi, che la porteranno a scontrarsi con la terribile organizzazione/setta religiosa Panter Claw, che venera la dea Zora, sotto gli ordini della bestiale Sister Gill.
Sconfiggere l’organizzazione sembra tuttavia impossibile, ed a risolvere la situazione nei momenti più difficili ci pensa il cyborg, già combattente dell’amore, Cutie Honey, tornato dagli anni ’70 per sconfiggere Panter Claw, e residente assieme a Saiko sotto le mentite spoglie di Hisashi.
Detto così sembrerebbe un comune manga azione/investigativo. Così tuttavia non è, e proprio per questo l’autore è andato a scavare nel passato per recuperare il suo celebre e disinibito personaggio. La sua nascita risale appunto agli anni ’70, quando all’autore venne chiesto di realizzare una serie di maghette; ovviamente l’idea originale venne assassinata in fase di realizzazione, con la nascita di un’eroina eccessivamente disinibita che sopravvisse pochissimo, quanto le bastò però per segnare il pubblico giapponese.
Oggi il suo scopo è semplice: l’autore infatti si diverte a utilizzare il personaggio per prendere in giro la tendenza attuale a farcire fumetti (e serie animate) con inutili scene ammiccanti, il cosiddetto fanservice, tese a guadagnarsi la «simpatia» del lettore di turno. Per questo accosta delle storie brevi e senza pretese, quindi comprensibili e godibili dalla maggior parte del pubblico, a pose e situazioni esplicitamente (nel senso che gli stessi personaggi spesso lo ammettono) osé, con nudità varie ai quattro venti, tendenti però più al ridicolo che all’erotico.
Ovviamente il disegno aiuta nell’intento (nel senso che riesce a ridicolizzare ancora di più le scene di nudo), in quanto non è minimamente in grado di competere allo stesso livello con gli autori che hanno portato in auge il fanservice ed il «nudo a tutti i costi». Tuttavia, va notato, che quello non è assolutamente in suo scopo, in quanto la serie rappresenta più un divertimento dell’autore stesso, godibile più che altro per i suoi fans e per i nostalgici del personaggio, che un mezzo di competizione.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 61 MB | 243 pagine


Cutie Honey '21 è un manga di Go Nagai, sequel dei manga Cutie Honey del 1973 e Cutie Honey del 1992, entrambe realizzate sempre da Nagai. In Italia il manga è stato pubblicato dalla d/visual.

Siamo nel 2005. La polizia, già impossibilitata a svolgere al meglio il proprio lavoro, chiede l’aiuto, per i casi più complessi ed importanti, a valenti investigatori privati.
Tra questi troviamo la bella e procace Saiko Hayami che, con l’aiuto del suo assistente Hisashi Hanyu, sarà coinvolta in strani casi concernenti apparizioni di esseri mostruosi, che la porteranno a scontrarsi con la terribile organizzazione/setta religiosa Panter Claw, che venera la dea Zora, sotto gli ordini della bestiale Sister Gill.
Sconfiggere l’organizzazione sembra tuttavia impossibile, ed a risolvere la situazione nei momenti più difficili ci pensa il cyborg, già combattente dell’amore, Cutie Honey, tornato dagli anni ’70 per sconfiggere Panter Claw, e residente assieme a Saiko sotto le mentite spoglie di Hisashi.

Detto così sembrerebbe un comune manga azione/investigativo. Così tuttavia non è, e proprio per questo l’autore è andato a scavare nel passato per recuperare il suo celebre e disinibito personaggio. La sua nascita risale appunto agli anni ’70, quando all’autore venne chiesto di realizzare una serie di maghette; ovviamente l’idea originale venne assassinata in fase di realizzazione, con la nascita di un’eroina eccessivamente disinibita che sopravvisse pochissimo, quanto le bastò però per segnare il pubblico giapponese.
Oggi il suo scopo è semplice: l’autore infatti si diverte a utilizzare il personaggio per prendere in giro la tendenza attuale a farcire fumetti (e serie animate) con inutili scene ammiccanti, il cosiddetto fanservice, tese a guadagnarsi la «simpatia» del lettore di turno. Per questo accosta delle storie brevi e senza pretese, quindi comprensibili e godibili dalla maggior parte del pubblico, a pose e situazioni esplicitamente (nel senso che gli stessi personaggi spesso lo ammettono) osé, con nudità varie ai quattro venti, tendenti però più al ridicolo che all’erotico.
Ovviamente il disegno aiuta nell’intento (nel senso che riesce a ridicolizzare ancora di più le scene di nudo), in quanto non è minimamente in grado di competere allo stesso livello con gli autori che hanno portato in auge il fanservice ed il «nudo a tutti i costi». Tuttavia, va notato, che quello non è assolutamente in suo scopo, in quanto la serie rappresenta più un divertimento dell’autore stesso, godibile più che altro per i suoi fans e per i nostalgici del personaggio, che un mezzo di competizione.

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