giovedì 20 settembre 2018

Topolino 251 - 10 Settembre 1960

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Topolino 251 - 10 Settembre 1960 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 21,4 MB | 118 pagine

Topolino 253 - 2 Ottobre 1960

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Topolino 253 - 2 Ottobre 1960 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 21,3 MB | 116 pagine

Topolino 250 - 11 Settembre 1960

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Topolino 250 - 11 Settembre 1960 | ISSN 1120-611X | CBR 215 dpi | Settimanale | Fumetti | Universo Disney
Numero volumi : IN CORSO
Topolino apparve in Italia il 30 marzo 1930, quando sul n.13 del settimanale torinese Illustrazione del Popolo, diretto da Lorenzo Gigli, fu pubblicata la prima striscia disegnata da Ub Iwerks e intitolata Le avventure di Topolino nella giungla. Due anni dopo si ha il primo libro illustrato italiano con le sue immagini: Sua Altezza Reale il Principe Codarello e, poco più tardi, il 31 dicembre 1932, esce il primo numero di Topolino in formato giornale, edito da Nerbini.
Sulla falsariga del celebre Corriere dei Piccoli, anche Topolino si presentava ai lettori con periodicità settimanale e si apriva con una breve storia in cui le didascalie sono scritte in rima e realizzata da Giove Toppi, che divenne quindi il primo autore Disney italiano. Sul settimanale della Nerbini, comunque, trovano spazio soprattutto le strisce e le tavole realizzate da Floyd Gottfredson. In queste storie vengono anche introdotte delle didascalie in rima, scritte dal primo direttore della rivista, Paolo Lorenzini (detto Collodi Nipote in quanto nipote di Carlo Collodi), e viene anche assegnato il nome definitivo alla spalla di Topolino, ovvero quel Pippo un po' lunatico e un po' svampito che sui libri della Salani veniva ancora chiamato Medoro.
Nerbini non si era assicurato correttamente i diritti di pubblicazione: quando aveva varato la sua rivista, infatti, si era rivolto al Consorzio Cinematografico E.I.A., il distributore dei cortometraggi di Topolino, quando in realtà i diritti per le riviste erano stati dati in mano al giornalista Guglielmo Emanuel dallo stesso Disney. Per cui, per un paio di numeri, la testata passò da Topolino a Topo Lino, per poi riprendere la nota testata con il n.7. Il Topolino Giornale era formato da otto pagine e non conteneva solo storie a fumetti Disney ma anche storie non-Disney che anzi erano di solito la maggioranza delle storie presenti in un numero.
Il numero 137 del Topolino Giornale, dell'11 agosto 1935, segna il passaggio di consegne da Nerbini alla Mondadori. Il fascismo, tuttavia, causò dei problemi al giornale. Dal 1938, il Min.Cul.Pop. (Ministero della Cultura Popolare) impone alla stampa di non editare più i protagonisti del fumetto popolare americano. Il solo Topolino è risparmiato, e così il suo logo e il suo personaggio possono continuare ad esistere nelle edicole italiane, ma in piena seconda guerra mondiale, a partire dal n.476 del 27 gennaio 1942, anche il settimanale è costretto a cedere alle restrizioni. Lo sostituisce Tuffolino, un ragazzetto dalle medesime caratteristiche fisiche, disegnato dal grande illustratore Pierlorenzo De Vita. Con la fine del fascismo, le avventure di Topolino poterono di nuovo essere pubblicate.
Alla fine degli anni quaranta, però, i giornali a fumetti che pubblicavano storie a puntate di non più di due tavole ad episodio erano irrimediabilmente in crisi, e così lo stesso Topolino, le cui vendite erano di gran lunga calate rispetto al periodo d'oro. Mondadori, però, non poteva rinunciare alla rivista da edicola per non perdere i ricchi diritti delle pubblicazioni da libreria, così decise un doloroso ma necessario cambio di formato e periodicità. Nel 1949 nasce così il periodico a fumetti Topolino formato libretto, all'inizio con cadenza mensile, quindi quindicinale e, infine, settimanale, fino a giungere a oggi al suo sessantesimo anniversario e con oltre 3000 numeri usciti, ricchi di storie tra le più famose, con autori da Carl Barks a Romano Scarpa, da Floyd Gottfredson a Giovan Battista Carpi e così via.

ISSN 1120-611X | Italiano | CBR 215 dpi | 20,8 MB | 116 pagine

I Classici del Fumetto BUR 14 [Zio Paperone di Walt Disney] - Ottobre 2000

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I Classici del Fumetto BUR 14 [Zio Paperone di Walt Disney] - Ottobre 2000 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Bonelli | Universo DC | Universo Disney
Numero volumi : 18
I Classici del Fumetto ovvero una splendida collana dedicata alla nona arte che ha proposto 18 eleganti volumi fra il luglio 1999 ed il maggio 2001, edita dalla Rizzoli nella collana BUR. Si tratta di volumi brossurati di grande formato dedicati ad alcuni famosissimi personaggi del fumetto, più o meno recenti.
I volumi si distinguono per una notevole foliazione (i volumi hanno un numero di pagine variabile che si aggira intorno a 300), una qualità di stampa ottima, un apparato critico e redazionale ricchissimo, provvisto di articoli su autori e personaggi, curiosità e notazioni storiche e corredato da una abbondantissima dose di illustrazioni, foto e disegni.
Inoltre la prefazione di ogni volume è realizzata da personaggi noti in qualche modo collegati (anche per semplice passione) al fumetto trattato, vedesi ad esempio Alessandro Baricco, Francesco Guccini e Loriano Machiavelli.
Le storie possono essere presentate in biano e nero o a colori, tendendo a rispettare la versione originaria e la loro riproposizione ottimale. L'apparato critico è sempre a colori.
Ma la cosa che maggiormente colpisce in questa collana è l'attenta selezione delle storie da pubblicare. Si tratta di avventure che rappresentano quasi sempre delle tappe di grande importanza nella vita editoriale dei personaggi trattati o comunque di alcune delle migliori storie per essi realizzate.
Si tratta quindi di una collana che ha rappresentato un'ottima iniziativa editoriale dedicata al fumetto, tanto da guadagnarsi il Premio ANAFI per la miglior iniziativa editoriale del 1999 ed il Premio CARTOOMICS per la miglior iniziativa editoriale del 2001.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 117 MB | 336 pagine

I Classici del Fumetto BUR 18 [Pippo di Walt Disney] - Maggio 2001

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I Classici del Fumetto BUR 18 [Pippo di Walt Disney] - Maggio 2001 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Bonelli | Universo DC | Universo Disney
Numero volumi : 18
I Classici del Fumetto ovvero una splendida collana dedicata alla nona arte che ha proposto 18 eleganti volumi fra il luglio 1999 ed il maggio 2001, edita dalla Rizzoli nella collana BUR. Si tratta di volumi brossurati di grande formato dedicati ad alcuni famosissimi personaggi del fumetto, più o meno recenti.
I volumi si distinguono per una notevole foliazione (i volumi hanno un numero di pagine variabile che si aggira intorno a 300), una qualità di stampa ottima, un apparato critico e redazionale ricchissimo, provvisto di articoli su autori e personaggi, curiosità e notazioni storiche e corredato da una abbondantissima dose di illustrazioni, foto e disegni.
Inoltre la prefazione di ogni volume è realizzata da personaggi noti in qualche modo collegati (anche per semplice passione) al fumetto trattato, vedesi ad esempio Alessandro Baricco, Francesco Guccini e Loriano Machiavelli.
Le storie possono essere presentate in biano e nero o a colori, tendendo a rispettare la versione originaria e la loro riproposizione ottimale. L'apparato critico è sempre a colori.
Ma la cosa che maggiormente colpisce in questa collana è l'attenta selezione delle storie da pubblicare. Si tratta di avventure che rappresentano quasi sempre delle tappe di grande importanza nella vita editoriale dei personaggi trattati o comunque di alcune delle migliori storie per essi realizzate.
Si tratta quindi di una collana che ha rappresentato un'ottima iniziativa editoriale dedicata al fumetto, tanto da guadagnarsi il Premio ANAFI per la miglior iniziativa editoriale del 1999 ed il Premio CARTOOMICS per la miglior iniziativa editoriale del 2001.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 133 MB | 337 pagine

I Classici del Fumetto BUR 5 [Topolino di Walt Disney] - Ottobre 1999

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I Classici del Fumetto BUR 5 [Topolino di Walt Disney] - Ottobre 1999 | CBR 215 dpi | Mensile | Fumetti | Universo Bonelli | Universo DC | Universo Disney
Numero volumi : 18
I Classici del Fumetto ovvero una splendida collana dedicata alla nona arte che ha proposto 18 eleganti volumi fra il luglio 1999 ed il maggio 2001, edita dalla Rizzoli nella collana BUR. Si tratta di volumi brossurati di grande formato dedicati ad alcuni famosissimi personaggi del fumetto, più o meno recenti.
I volumi si distinguono per una notevole foliazione (i volumi hanno un numero di pagine variabile che si aggira intorno a 300), una qualità di stampa ottima, un apparato critico e redazionale ricchissimo, provvisto di articoli su autori e personaggi, curiosità e notazioni storiche e corredato da una abbondantissima dose di illustrazioni, foto e disegni.
Inoltre la prefazione di ogni volume è realizzata da personaggi noti in qualche modo collegati (anche per semplice passione) al fumetto trattato, vedesi ad esempio Alessandro Baricco, Francesco Guccini e Loriano Machiavelli.
Le storie possono essere presentate in biano e nero o a colori, tendendo a rispettare la versione originaria e la loro riproposizione ottimale. L'apparato critico è sempre a colori.
Ma la cosa che maggiormente colpisce in questa collana è l'attenta selezione delle storie da pubblicare. Si tratta di avventure che rappresentano quasi sempre delle tappe di grande importanza nella vita editoriale dei personaggi trattati o comunque di alcune delle migliori storie per essi realizzate.
Si tratta quindi di una collana che ha rappresentato un'ottima iniziativa editoriale dedicata al fumetto, tanto da guadagnarsi il Premio ANAFI per la miglior iniziativa editoriale del 1999 ed il Premio CARTOOMICS per la miglior iniziativa editoriale del 2001.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 125 MB | 334 pagine

Gunslinger Girl 5 - 22 Febbraio 2008

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Gunslinger Girl 5 - 22 Febbraio 2008 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Manga | Seinen | Fantapolitica | Fantascienza
Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon.
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la Sezione 1 utilizza soltanto uomini e donne, la Sezione 2 impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti marionette.
Dopo la trasformazione la bambina subisce un condizionamento (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo fratello, ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo fratello Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 53,8 MB | 185 pagine

Gunslinger Girl 4 - 22 Febbraio 2008

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Gunslinger Girl 4 - 22 Febbraio 2008 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Manga | Seinen | Fantapolitica | Fantascienza
Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon.
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la Sezione 1 utilizza soltanto uomini e donne, la Sezione 2 impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti marionette.
Dopo la trasformazione la bambina subisce un condizionamento (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo fratello, ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo fratello Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 48,3 MB | 188 pagine

Gunslinger Girl 6 - 24 Aprile 2008

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Gunslinger Girl 6 - 24 Aprile 2008 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Manga | Seinen | Fantapolitica | Fantascienza
Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon.
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la Sezione 1 utilizza soltanto uomini e donne, la Sezione 2 impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti marionette.
Dopo la trasformazione la bambina subisce un condizionamento (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo fratello, ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo fratello Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 54,5 MB | 188 pagine

Gunslinger Girl 3 - 11 Gennaio 2008

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Gunslinger Girl 3 - 11 Gennaio 2008 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Manga | Seinen | Fantapolitica | Fantascienza
Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon.
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la Sezione 1 utilizza soltanto uomini e donne, la Sezione 2 impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti marionette.
Dopo la trasformazione la bambina subisce un condizionamento (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo fratello, ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo fratello Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 45,8 MB | 186 pagine

Gunslinger Girl 7 - 20 Giugno 2008

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Gunslinger Girl 7 - 20 Giugno 2008 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Manga | Seinen | Fantapolitica | Fantascienza
Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon.
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la Sezione 1 utilizza soltanto uomini e donne, la Sezione 2 impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti marionette.
Dopo la trasformazione la bambina subisce un condizionamento (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo fratello, ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo fratello Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 48,2 MB | 183 pagine

Gunslinger Girl 2 - 7 Dicembre 2007

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Gunslinger Girl 2 - 7 Dicembre 2007 | CBR 215 dpi | Irregolare | Fumetti | Manga | Seinen | Fantapolitica | Fantascienza
Gunslinger Girl è un manga scritto e disegnato da Yu Aida dal 2002 al 2012, composto da quindici tankōbon.
In un imprecisato futuro, l'Italia è preda di attentati terroristici realizzati dal Movimento delle Cinque Repubbliche, un movimento indipendentista del Nord. Per fronteggiare il crimine e il terrorismo sempre più dilagante, lo Stato ha creato l'Ente Pubblico per il Benessere Sociale, un'organizzazione governativa facente parte della rete italiana di intelligence ed antiterrorismo. Alla luce del sole, però, agisce solo come una società per la salvaguardia del bene pubblico, salvando vite e riabilitando bambini e bambine vittime di abusi. Infatti, mentre la Sezione 1 utilizza soltanto uomini e donne, la Sezione 2 impiega giovani bambine, vittime di atroci violenze, di malattie o incidenti invalidanti, trasformandole in cyborg micidiali. Le bambine vengono chiamate dagli adulti marionette.
Dopo la trasformazione la bambina subisce un condizionamento (lavaggio del cervello) e le viene cancellata la memoria. A questo punto, dopo un periodo di addestramento, è pronta per impegnarsi nelle missioni che le vengono assegnate, assieme al suo fratello, ossia un ragazzo adulto che l'ha selezionata.
Ma ben presto l'organizzazione si trova nei guai, poiché le bambine, seppure pesantemente condizionate e trasformate in mere armi, mantengono la propria anima e tutto ciò che le rende umane. Henrietta, una bambina di 10 anni, finisce così per innamorarsi perdutamente del suo fratello Giuseppe, mentre le sue amiche si trovano a dover affrontare analoghe problematiche relative alla contrapposizione tra le loro origini umane e il loro nuovo stato di cyborg.
La trama segue quindi i vari rapporti tra i membri dell'Ente. Ogni capitolo prende in esame una coppia o un personaggio in particolare. Lo sfondo è la battaglia che l'Ente per il Benessere Sociale sta portando avanti contro il Movimento delle Cinque Repubbliche, ma le bambine vengono utilizzate anche in operazioni contro la mafia.

ISSN N.A. | Italiano | CBR 215 dpi | 39,6 MB | 182 pagine
 

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